Il Padulo ~ Ode all’Uccello nazionale
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Tra le maglie dei decreti
Nelle more dei divieti
Tra i vocaboli desueti
Vola il Padulo
Quando il popolo s’inquieti
Per l’accrocchio di pianeti
Per la fame o le autoreti
Ecco s’invola il Padulo
«State buoni, state quieti,
non siam certo analfabeti,
una legge e due decreti,
non ci sono segreti!»
Suona il verso del Padulo.
Oh Padulo Padulo
Chi ti ode aderisce alle pareti
Stretti i glutei come ferrei magneti.
Eppur si sa che, per ben che si profeti,
A te sarà da offrire alcun’ didietri
Alte son le virtù
Alto l’ingegno
Nobili i propositi e gli intenti
dell’ardo impegno
che fe’ d’Italia terra di portenti.
Ma ancor più alto svetta il Padulo,
e con parabola che più non si tenti.
Par che vada a destra, e inve’ è sinistra
Par che voli basso e inve’ s’impenna
Ma se pieghi alla finestra
per raccogliere la penna,
Ecco t’incula!
Oh Padulo Padulo,
tra tutti gli augelli il più agile e funesto.
Mai figura certa si fa del tuo volteggio
che agli stolti par cazzeggio, ma al più presto
ti si intrufola nel culo.
Augello audace il Padulo,
simbolo di Patrio orgoglio
che dico? orgoglione
che tutte le virtù della Nazione
vigila e protegge acuto, anzi a’culo.
(aprile 2020, uncategorized)